Sylvaner | con pane croccante, burro e acciuga
- Laura Riolfatto
- 22 giu 2023
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 20 mag 2024
Un classico intramontabile ...


Pane croccante, burro e acciughe ... una gioia di sapori in bocca, un classico intramontabile dall'epoca dell’Impero Romano, quando Giulio Cesare per primo inventò l'abbinamento dopo aver assaggiato il burro per la prima volta a pranzo da un amico a Milano, un perfetto equilibrio tra dolce e salato, tra pungenza e morbidezza.
Perfetto in ogni occasione e un sodalizio talmente raffinato che, giocare a trovare l’armonia con il vino, è un grande spasso. Intensi i sapori di mare, ammorbiditi dal burro, in contrasto con la croccantezza del pane di segale, che ho voluto fortemente abbinare ad un fresco e profumatissimo Sylvaner della Valle Isarco.


Ho scelto gols sylvaner di Griesser perché sono rimasta incantata dalla bellezza di questo vino prodotto da una piccola Cantina in Valle Isarco, dove per bellezza intendo un cross over di sensazioni, intensi profumi fruttati di pesca bianca croccante, l'aromaticità fortemente presente, ma non invadente di fieno sfalciato e mentuccia, la spiccata freschezza quasi acidula, le note minerali d'ardesia e l'avvolgenza piena al palato. Elegante, piacevole, fresco, fruttato, giovane e perfetto per un crostino dal sapore morbido e sapido di mare.
Oltre all'acciuga ho pensato anche ad una ricetta della Liguria di ponente che d'estate mi piace preparare, il brandacujun, piatto storico e autentico, una crema a base di merluzzo, patate e olive taggiasche, mantecati a mano, con una battuta di aglio, olive e olio ligure. Ottimo da servire come antipasto con crostini di pane caldo.



Coltivato tra i 500 e i 700 mt di quota, il Sylvaner è considerato uno tra i vitigni a bacca bianca simbolo del territorio alpino altoatesino, si trova principalmente in Valle Isarco dove ha trovato clima e terreni favorevoli. Suoli di origine morenica glaciale, forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, giornate calde e assolate, serate rinfrescate dai venti che arrivano dal nord delle montagne, ci regalano vini con spiccata acidità e mineralità, intese note fruttate e inconfondibili profumi erbacei.
È considerato un vitigno semi-aromatico, parecchie sono le similitudini organolettiche con il Riesling, a parte l'aromaticità. Di origine austriaca, recenti studi sul dna hanno confermato la tesi che il vitigno derivi da un incrocio tra il traminer e un bianco austriaco, viene coltivato principalmente in Germania. Austria e in Alto Adige, oltre a grandi interpretazioni più corpose anche in Alsazia in Francia. per la produzione del vino Alsace Grand Cru. È un vitigno resistente e robusto, predilige i climi freddi e continentali e soffre il caldo, per questo motivo non si trovano coltivazioni al sud dell'Europa.
Pare che il nome derivi dalla parola latina silva = che significa bosco.


La Valle Isarco, in tedesco Eisacktal, si sviluppa dalla sorgente del Fiume Isarco nel Brennero e scende giù seguendo il corso del fiume fino a Bolzano. È lunga circa 80 km ed è un territorio particolarmente vocato alla viticoltura, è la zona vinicola più alta e montana dell’Alto Adige. Qui troviamo splendide e lussureggianti valli, famosa la Val di Funes con il Parco Naturale Puez-Odle che ha ottenuto il riconoscimento di patrimonio mondiale dell’Unesco, senza dimenticare tre meravigliose città medioevali come Vipiteno, Chiusa e Bressanone, luoghi da visitare per la loro bellezza architettonica e artistica, oltre che per i paesaggi e le meravigliose vallate che le proteggono.
Sono 80 km di ampie e lussureggianti valli dove è possibile fare esperienze a contatto diretto con la natura, in questo contesto si trova Griesser Hof, piccola Cantina con Osteria contadina sorta in un antico Maso, in una delle zone con un'antica tradizione vitivinicola, tra Bressanone e l'Abbazia di Novacella.
