top of page

VISIONARIE MEMORIE |

VENEZIA 

e le MALVASIE |

 

Venezia, una​​ città stato che nel corso dei secoli ha fondato il proprio stile di vita ed economico sui commerci, sugli scambi, sugli intrecci e sulle contaminazioni. Oggi potremmo definirla come un alto esempio di biodiversità culturale, crocevia di popoli, culture, costumi, colori e religioni. 

La porta d’Oriente, così definita per secoli, una città impavida e rispettata, che riuscì ad aprirsi i mercati nel Mediterraneo orientale portando con sé gioie e dolori, ma soprattutto capace di vendere desideri, illusioni, capricci e affascinanti sogni d’oriente - come il vino - che riuscì a trasformare in un culto.

Venezia diede vita al primo brand del gusto: la Malvasia - un’operazione strategica straordinaria, che fece diventare questi preziosi vini d’oriente uno status symbol, vini desiderati, amati, ambiti e ricercati da tutti i nobili e da tutte le più importanti corti europee dell’epoca.

Malvasia: un nome complesso e ampio che appartiene alla storia e al patrimonio del nostro Mediterraneo, un nome influenzato da culture differenti con origini antiche, un nome che identifica una varietà ampia e differente di vitigni che dall'oriente arrivarono a diffondersi nei nostri territori. I mercanti veneziani ebbero un ruolo centrale e dominante nella loro espansione.

La storia del vino a Venezia è ricca di fascino, carica di viaggi, intrisa di aneddoti e di riti, oltre che di coinvolgenti luoghi di incontro - un affasciante insieme di emozioni e di sorprese che solo una città unica come la Serenissima poteva regalare.

Oggi iscritti al Registro Nazionale Varietà di Vite ci sono 19 vitigni appartenenti al gruppo delle Malvasie, alcuni con caratteristiche e fragranze in comune, mentre altri originati da differenti cloni e biotipi che non hanno nessuna similitudine. 

Conoscere singolarmente queste 19 varietà significa comprendere e raccontare il territorio italiano. Andare alla ricerca di piccoli produttori, che con temerarietà continuano a coltivare questi vitigni autoctoni, alcuni rari e quasi estinti, significa aiutare la Cultura delle Malvasie e la memoria storico-agricola del nostro affascinante e complesso Mediterraneo.

La storia non è solo passato, non è la raccolta delle ceneri, è piuttosto la custodia del fuoco, il punto di partenza per andare oltre e proseguire con coerenza e capacità intellettiva.

La vite > la più significativa pianta viaggiatrice del Mediterraneo.

 

MALVASIA NERA DI BRINDISI

Sannace - Malvasia nera IGT Puglia - 2022 - 12% vol
Cantina Coppi - Turi (Gioia del Colle) Bari
In abbinamento con insalata composta da anguria, ricotta di capra salata, cucunci, semi di nigella, menta, basilico e olio evo.

 

MALVASIA BIANCA LUNGA 
del Chianti​

Sassogrosso - Malvasia IGT Toscana - 2022 - 12%vol
Azienda Monterotondo - Gaiole del Chianti 
In abbinamento con insalata composta da pesche croccanti, datterini gialli, burrata di bufala, basilico e olio evo

MALVASIA DELLE LIPARI
Isola di Vulcano
versione secca


Francangelo - Salina IGT - 2022 - 13%vol
Punta Aria - Isola di Vulcano (Eolie) Sicilia
In abbinamento con anguria grigliata, filetti di orata della laguna veneziana e maionese di alici e yogurt greco 

MALVASIA DELLE LIPARI
Isola di Vulcano
versione passita


Malvasia delle Lipari DOC - 2022 - 12%vol
Punta Aria - Isola di Vulcano (Eolie) Sicilia
In abbinamento con pere al forno, composta di ciliegie, formaggio erborinato Castelmagno dop e nocciole