L'invasore della laguna

L'estate scorsa girando in barca per la laguna nord di Venezia, era impossibile non notare in acqua il tanto discusso granchio blu, eccellente nuotatore e voracissimo buongustaio, lo si trova ormai ovunque e l'invasore, chiamato anche alieno, sta diventando per alcuni un serio problema, mentre per altri è un'occasione da sfruttare.
Il dibattito è molto sentito: un'emergenza o un'opportunità?
Questi i due aspetti più importanti della discussione su questo granchio arrivato dall'America, per alcuni potrebbe essere un'occasione unica per avere un'alternativa nutrizionale, una nuova fonte proteica accessibile, mentre per altri è un disastro ambientale e sta danneggiando la biodiversità e l'ecosistema marino e lagunare in maniera al momento irreparabile.

Tentata dalla curiosità, a fine settembre ho acquistato un pò di granchi blu da un pescatore vicino di casa e ho preparato un'insalata tiepida con la loro polpa, condita con zucchine crude marinate, mela rossa e foglioline di melissa, il tutto arricchito semplicemente con pepe nero ed olio extra vergine di oliva. Ho abbinato questo piatto, apparentemente semplice e delicato, ma che ho trovato appetitoso, con un vino bianco che quest'estate ho particolarmente gradito, soprattutto in giornate calde e assolate, il Boschera Winkler, un vino bianco frizzante biologico rifermentato in bottiglia, ottenuto dal vitigno boschera in purezza e prodotto dall'Azienda Agricola Winkler Alessandro.


Il Boschera è un vitigno che mi piace definire discreto e un pò timido, è una vecchia varietà a bacca bianca del Veneto, un vero autoctono della pedemontana trevigiana, ai confini con la provincia di Belluno, tra Vittorio Veneto, Fregona e Cappella Maggiore, zone di eccellenze vinicole.

L'Azienda Winkler Alessandro ha creduto da sempre nella bellezza e nelle potenzialità di questo raro vitigno estremamente affascinante.
Un "brivido verde" così in passato il maestro Luigi Veronelli definiva questa varietà che consiglio di conoscere e degustare in purezza.


Il Boschera trova il suo habitat ideale e viene tutt'ora coltivato a ridosso dei boschi nella zona del Cansiglio, da questo deriva molto probabilmente il suo nome. Grazie alla sua acidità e alla buccia particolarmente spessa e consistente, l'uva è adatta all'appassimento e assieme ad altri due vitigni tipici della zona, glera e verdiso, viene prodotta una vera chicca, uno dei passiti più ricercati italiani, il Torchiato di Fregona DOCG.
Le rese del vitigno sono spesso basse e questo molto probabilmente ha ridotto nel corso degli anni la produzione di vini a base di boschera a discapito di altri vitigni più generosi, come la glera. Alcuni produttori però, innamorati delle sue spiccate caratteristiche, lo vinificano in purezza cercando di mantenere la sua identità: marcata acidità e straordinarie note verdi fruttate di mela acerba.


Certificata biologica, l’Azienda Agricola Winkler Alessandro si trova a Cappella Maggiore nella zona orientale delle colline trevigiane, spettacolare luogo panoramico alle pendici meridionali del Bosco del Cansiglio, in un ambiente pedoclimatico particolarmente favorevole alla coltivazione della vite. Il dott. Alessandro ha deciso di mettere in luce e valorizzare tutti i pregi della Boschera, vinificandola in purezza e seguendo le pratiche agronomiche aziendali di una viticoltura naturale.
La sua è una visione che coniuga il lavoro artigianale con il rispetto della natura, preservando la fertilità del terreno, la biodiversità in vigna e l'ecosistema nel suo complesso, cercando di valorizzare nello specifico ogni varietà prodotta, con l'obiettivo di produrre vini salubri e di buona beva.


Il Boschera Colli Trevigiani IGT viene prodotto con il metodo di lavorazione tradizionale che prevede la rifermentazione sui propri lieviti indigeni direttamente in bottiglia. Le uve sono raccolte a mano e il vino non subisce nessuna chiarificazione e filtrazione. Ne esce un vino dal colore giallo paglierino con belle bollicine sottili, risaltano i profumi di fiori bianchi selvatici, camomilla ed erbette di campo, sentori di mela croccante e leggere note fragranti di lievito, ma spicca al palato soprattutto la forte acidità, quasi citrina, con una decisa sapidità ed un finale leggermente ammandorlato. È un vino duro, ma estremamente accogliente, fresco, leggero e perfetto da bere d'estate e in compagnia di stuzzicanti piatti leggeri a base di pesce e verdure crude. Penso sia perfetto per le insalate e le verdurine fresche, marinate, ecco perché l'ho fortemente voluto abbinare all'insalata al granchio blu, con zucchine crude e mela rossa. L'ho trovato un buon sodalizio, un perfetto equilibrio tra vino e cibo con una struttura di medio corpo, tra la morbidezza e la tendenza dolce della polpa del granchio in contrasto con la freschezza e la durezza del vino. Intrigante abbinamento che continuerò a sperimentare con le verdure crude e marinate, un piatto che mi piace prepare spesso in qualsiasi stagione dell'anno.

